28 giugno 2016

Una storia silenziosa i e il gioco dei vasetti birichini

“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso”.
Sono le parole di Rainer Maria Rilke e noi condividiamo in pieno il suo pensiero. Il mare, con il suo monotono rumore, il suo orizzonte impeccabile, la sua schiuma bianca che sembra che tutto purifica, ci consente di spogliarci dal superfluo per entrare in contatto con noi stessi.
Al mare abbiamo deciso di riservare uno spazio speciale, di dedicare le box di Toc Toc a lui, grande re delle vacanze italiane e non solo.  Il mare, sinonimo di libertà, di viaggio, di gioco, di vitalità e di speranza è il grande protagonista di questa edizione, perché in qualche modo il mare tutti ce l’abbiamo dentro e quando ci troviamo davanti ad esso è come se riscoprissimo ogni volta una parte di noi; la più profonda, immensa e inestinguibile.
Per i più piccoli il mare, nella sua immensa semplicità e complessità al tempo stesso, riserva gli elementi che li rendono più felici: acqua, aria e sabbia, forme mutabili e inafferrabili che non si stancheranno mai di scrutare.



Abbiamo pensato così di offrire ai più piccolini un gioco semplice ma eterno, un gioco apprezzato dai bambini di tutti i tempi e luoghi e che continuerà ad entusiasmarli sempre: vedere cadere l’acqua. Sì, i vasetti birichini sono questo: dei contenitori che servono per essere svuotati. Un controsenso, magari per gli adulti, che vedono nelle cose una loro funzione utilitaria, ma non per i bambini che amano invece girare le cose e utilizzarle nelle forme più svariate.  Per un bambino un contenitore serve per essere svuotato; è nel suo svuotamento che trova la sua ragione d’essere. 
E’ per questo che ripete questo gioco innumerevoli volte e sembra che ogni volta scopre un modo diverso di guardare il contenuto nell' istante in cui si versa, come se volesse afferrare quell' attimo.


I bambini sono sempre attratti da ciò che gli sfugge, lo rincorrono continuamente perché vogliono afferrare le cose per comprenderle.  Forse è questa la ragione per la quale sono eternamente attratti dall’acqua, dalla sabbia, dal vento.
I vasetti birichini sono in tre colori diversi e presentano tre forme diverse per far cadere l’acqua.  Sono smontabili e facilmente trasportabili per le piccole dimensioni, leggeri e di facile presa per i più piccoli. Si possono utilizzare con l’acqua o la sabbia, nella vasca di casa o all’aperto, e sono ideali per portarli al mare. 

Assieme ai vasetti abbiamo voluto abbinare un libro che oramai possiamo dire che è un classico della letteratura per l’infanzia: L’onda di Suzy Lee.  Un libro che non poteva che essere senza parole, perché le parole in questo caso sono superflue e perché nel silenzio di questo albo si può sentire il rumore del mare, il chiasso delle onde, il batter d’ali dei gabbiani.
Un gioco, quasi un dialogo, tra una bambina e il mare che si realizza in solitudine: solo i gabbiani sono gli spettatori curiosi di questo scambio, ma assistono silenziosi e rispettosi seguendo i movimenti dell’uno o l’altro, ed è questa solitudine che ci permette di entrare in contatto con la forza e la vitalità del mare.

A giudicare dall' inusuale formato orizzontale e dalla presentazione di ogni illustrazione come una doppia pagina, quest’albo sembra voler stendersi come l’orizzonte stesso del mare. Tra le prime pagine, sulla sinistra la bambina, i gabbiani e le colline sullo sfondo, sulla destra il mare quando bacia la spiaggia; una dualità tra due mondi che si riconoscono e si rispettano.

Solo quando, verso la metà del libro, la bambina, non senza timore, invade l’altro territorio comincia il vero gioco, e il mare non potrà che accettare l’intromissione, non senza mostrare la propria forza e il proprio vigore.  Al calar della sera i due si saranno già riempiti l’uno dell’altro; il mare non potrà che offrire i suoi meravigliosi doni, la bambina la sua più tenera carezza. 

Un albo che non vi stancherete mai di guardare perché saprete riconoscervi bambini e ritrovare la libertà, la spontaneità e la vitalità che solo il mare potrà regalarvi.  

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